mercoledì 22 maggio 2013

Agognata, sofferta, meritata vittoria. Ora continuità

Aspettando Godot, recita il titolo della celebre opera di Beckett. La vittoria per gli All Blacks si stava rivelando una chimera, vuoi per il caso, vuoi per la sfortuna, vuoi per la superiorità dell'avversario.
Ma dal teatro dell'assurdo si torna al romanzo di formazione, con la caduta, il sacrificio, gli eroi e il classico happy end da Signore degli Anelli.
La fredda cronaca. Due squadre in campo - Sgamoni e All Blacks - entrambe determinate a vincere, che per gran parte della prima frazione di gioco si temono, si studiano e non affondano il colpo per timore di alterare gli equilibri tattici e subire il più classico dei gol su ripartenza.
Sgamoni più in palla dei neri, in virtù della giovane età, ma meno esperti. E sarà l'esperienza, alla fine dei giochi, l'ago della bilancia che porterà alla vittoria gli otto di capitan Traversi. Buone trame di gioco a centrocampo, ottimi spunti sui laterali, colpi da cecchino determinanti. Lupo, Tiscia e D'Emilio sembrano aver affinato quel feeling che è mancato nelle prime partite. Chieffo, sostituto di lusso per i laterali Traversi e Lo Muzio, ha messo fisico e corsa nelle fasi critiche del match, quando la freschezza atletica degli Sgamoni poteva risultare letale per i neri di Capitanata. La coesione e l'esperienza della diga Traversi/De Biase/Lo Muzio ha arginato le scorribande dei minuti avversari. Consalvo ha alternato parate su tiri insidiosi a uscite tempestive, neutralizzando le ultime velleità dei giocatori in casacca bianca.
Concludendo, è stata la vittoria del gruppo sui singoli.
Ora ci attende un turno di stop per rodare qualche meccanismo, per disputare un'amichevole di lusso, per dare una boccata di ossigeno a chi (vedi Tiscia e De Biase) ha dato fondo alle proprie energie.
La classifica non ci arride, ma la situazione migliora e lascia ben sperare in vista degli ultimi match contro Matrix e Piadineria. Due partite da dentro o fuori, due finali da giocare con la determinazione che ci appartiene. D'altronde il nome non è stato scelto a caso.

Il presidente
M.C.