giovedì 2 maggio 2013

All Blacks, brutto stop. Parola d'ordine: ricompattare il gruppo.

Brutto ko per gli All Blacks, in un match che ha mostrato limiti e potenzialità della neopromossa. Dopo le buone prove contro Speranzull (una vittoria) e Arancia Mekkanika (sconfitta di misura), un netto passo indietro per la squadra dei neri.
La serata poco felice di capitan Traversi, protagonista di un pre-partita molto acceso con Torraco, alla sua prima apparizione nel torneo, non ha certo giovato al gruppo. La squadra - in seguito all'acceso diverbio fra i due - anzichè compattarsi e scendere in campo con la giusta concentrazione, ha accusato un passivo pesantissimo di 0-3 nei primi cinque minuti di gioco, che ha segnato il match in maniera inesorabile. Il merito sportivo va agli Spartak, team forte, ben organizzato e sicuramente più esperto di quello di Tiscia&co.; ma il demerito va sicuramente all'incapacità di tutto il gruppo di affrontare la crisi e riportare in campo e nella mente la dovuta serenità. La reazione dei neozelandesi c'è stata, ma gli errori sotto porta sono stati tanti e - come da manuale nel calcio - a gol sbagliato corrisponde gol subito.
Spesso i limiti sono il metro migliore per misurare le potenzialità; e qui il discorso cambia. Non è costume degli All Blacks cercare alibi o giustificazioni; il verdetto del campo è sacrosanto. Ma indubbiamente la squadra paga l'inesperienza del torneo e delle sue regole che, seppur accettate incondizionatamente, ancora non sono state digerite al meglio: vedasi falli fatti, falli non chiamati, falli chiamati dopo perchè prima non chiamati, che sfociano (nei momenti di maggior tensione) in accenni di rissa, parole grosse e quant'altro auspichiamo non si ripeta più nel corso del torneo, da parte nostra in primis, di altri in secundis.
Il prossimo match contro gli Essedì, altri veterani di lusso, sarà una verifica molto importante per la squadra, a prescindere dal risultato numerico che ne conseguirà. Ma per far questo dobbiamo ritrovare la compattezza del gruppo e lo spirito plebeo. E non credo ci risulterà difficile.
Forza ragazzi!

Il presidente
M. C.